Comunicare con gli altri è questione di ritmo |
Di Flaminia Carloni, da "9Colonne" - novembre 2002 |
Ogni popolo ha la sua lingua: un insieme di suoni legati fra di loro secondo un ritmo del tutto particolare. Le lingue sono tutte diverse tra di loro nel modo in cui i differenti suoni vengono legati. Da questo assioma si deduce che il ritmo, cioè l'alternanza tra pause (attimi di silenzio) e suoni, è l'elemento distintivo delle differenti lingue. Se ascoltiamo una registrazione del parlato di una lingua che non conosciamo pare di ascoltare un flusso continuo di suoni indefiniti privi di senso.
Ad esempio, se la registrazione contiene una preghiera araba, non siamo in grado di capire se abbiamo sentito allhuakbar o al lauahk bar o invece alla uah kbar. Se un adulto non è in grado di spezzare il flusso continuo delle parole di una lingua che non conosce per afferrare il concatenamento giusto di sillabe portatore di significato, come può un bambino imparare a parlare, visto che per lui la lingua materna è come per noi l'arabo (o l'italiano per un arabo).
Il mistero dei meccanismi celebrali che permettono ai bambini di capire i segreti del ritmo che caratterizza una lingua hanno affascinato i linguisti, gli psicologi e gli scienziati cognitivi. Per dare una risposta all'importante interrogativo di come un bambino possa imparare una parola nuova all'ora, senza conoscere la lingua, è apparso in un articolo lo scorso 28 ottobre sulla rivista Science, di un'equipe mista per nazionalità e specializzazione scientifica, ma tutta centrata alla Sissa di Trieste.
Il lavoro di questi esperti era cominciato qualche anno fa all'Università di Rochester, dove i ricercatori avevano dimostrato che gli adulti sono molto abili ad estrarre, inconsciamente, questo tipo di regolarità statistica. Ma il risultato più straordinario è stata la scoperta che un bambino di otto mesi ha già sviluppato la capacità di decifrare il ritmo che caratterizza una lingua, quindi di poterla imparare.
Luca Bonatti e Marcella Pena, due autori della scoperta fatta dal gruppo di scienziati alla Sissa di Trieste, precisano che il loro esperimento ha usato una lingua inventata. Il fatto che gli adulti sottoposti a questi test fossero in grado dopo pochi minuti di districare i ritmi delle differenti sequenze dimostra che l'uomo ha una capacità sviluppatissima ed inconscia di fare dei calcoli mentali, e di poter passare da un calcolo mentale all'altro quando si trova dinanzi ad una lingua che non conosce.
Ecco spiegato il perchè se un individuo conosce molte lingue ha maggior
facilità nell'apprendere un nuovo idioma, poiché ha la mente allenata ad
assimilare il ritmo che creano la musicalità e l'andamento delle differenti
lingue. Il fatto che un bambino di otto mesi sia in grado, con una maggior
difficoltà di un adulto, di districare i ritmi di una lingua inventata, prova
che l'uomo ha capacità innata di apprendere qualunque tipo di lingua che abbia
una struttura ritmica ben determinata.
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